Ansia
Ansia è un termine che ormai viene molto utilizzato nelle situazioni più svariate. Ma quando l'ansia diventa un problema? E' molto semplice: quando questa vi priva di qualcosa, quando dovete rinunciare a qualcosa che vorreste o anche quando qualcun altro paga il prezzo della vostra ansia. Immaginiamo ad esempio una mamma che non porta quasi mai il proprio bambino al parco, perché teme che si faccia male.
|
In questo caso è il bambino che fa le spese dell'ansia materna, placata dal fatto di non andare al parco. La mamma magari non ha veri e propri attacchi di panico, né una fobia conclamata ma sarebbe giusto che si ponesse il problema del prezzo che il bambino paga per placare questi suoi timori, un prezzo che forse a lei sembra piccolo, ma che per lui è grande. Un altro esempio calzante è la classica ansia da esame: è abbastanza comune che uno studente sia molto ansioso per un esame o un test, possono anche manifestarsi alcuni sintomi psicosomatici correlati lievi e passeggeri come i sintomi gastrointestinali o cardiovascolari. Tuttavia, se la persona rinuncia a sostenere l'esame unicamente sulla base del proprio disagio fisico ed emotivo, siamo di fronte a un tipo di ansia che va affrontata diversamente e placata. I livelli di ansia, assieme a quelli di stress, contribuiscono ad abbassare in modo decisivo la qualità della vita psichica, relazionale e sociale. Quindi è fondamentale riconoscere quando i nostri timori e le nostre ansie ci stanno effettivamente limitando in un modo che va a gravare sul nostro benessere e sulla nostra libertà di movimento, così come sulla nostra capacità di raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti. Tutto questo può avvenire anche senza la comparsa di effettivi attacchi di panico. L'aiuto psicologico in questo caso andrebbe semplicemente orientato allo scopo di liberarsi da questa spiacevole sensazione limitante.
StressTroppe cose da fare. E tutte da fare bene. Sia a casa che al lavoro. Al giorno d'oggi tutti hanno più ruoli da ricoprire: le mamme lavorano, i papà sono molto più presenti in casa. E in questa società, immersa nella famosa crisi, ci viene richiesto di fare il massimo nel minor tempo possibile. Ma la vita movimentata non è l'unico tipo di stress a cui siamo sottoposti. Infatti i fattori di stress possono essere di diversi tipi: personali, ambientali o persino cataclismici. L'eccessivo carico di stress spesso si manifesta anche con sintomi psicosomatici di tipo gastrointestinale (gastriti, coliti, ulcere), cardiovascolare (tachicardia, aritmia, ipertensione), respiratorio (asma bronchiale, iperventilazione), cutaneo (acne, psoriasi, dermatite, prurito, iperidrosi), per citarne solo alcuni. E' importante mettere in atto delle strategie di coping prima che gli stressori siano riusciti ad abbatterci: se percepiamo una situazione o un evento come stressanti, munirci di un supporto psicologico anche di breve durata, può fare la differenza tra il restare in piedi e il doversi rialzare.
|
|